Il malto d’orzo nella produzione della birra artigianale

Il malto d’orzo è l’ingrediente solido usato in maggior quantità per fare la birra artigianale.

Nei post precedenti abbiamo già parlato dell’acqua (il fondamentale ingrediente liquido della birra) e del luppolo (che alla birra conferisce amaro ed aroma), dunque oggi tocca al malto!

Si dice che il birraio fa il mosto e il lievito fa la birra.

Ripromettendoci di parlare a breve del lievito, parliamo invece ora di malto, in particolare di malto d’orzo.

Continua a leggere

Il luppolo nella produzione della birra. Quando, come e perché.

Il luppolo è l’ingrediente fondamentale per dare l’amaro alla birra. Niente luppolo, niente amaro.

La settimana scorsa abbiamo parlato dell’acqua: ingrediente fondamentale dal punto di vista quantitativo per la produzione della birra. E si è visto, infatti, che per fare la birra di acqua ne serve davvero tanta.

Ma siamo sinceri: parlando di birra, non si pensa quasi mai all’acqua, si pensa subito al luppolo. Eppure, sono in pochi ad averlo visto come è fatto ‘sto luppolo.

Continua a leggere

Acqua. Un ingrediente fondamentale per la produzione della birra.

L’acqua è il principale ingrediente per la produzione della birra. Riflettiamo un attimo: la birra si fa con tre elementi solidi e uno soltanto liquido, eppure si beve. Basti questo per darvi la misura di quanta acqua serva per preparare la nostra amata birra, e farvi capire quanto importante sia l’acqua nella produzione della birra.

Per di più, non c’è solo l’acqua che finisce in bottiglia come ingrediente.

L’acqua nel processo produttivo: la pulizia

Faremo solo un cenno all’aspetto legato alla pulizia e ai lavaggi delle attrezzature: anche quella è acqua utilizzata per la produzione, ma non diventa parte della bevanda. Basti dire però che ne serve veramente moltissima, ed in effetti quella dello spreco è una criticità che tocca tutti i birrifici ed è una delle preoccupazioni principali nella gestione della produzione della birra.

Ma occupiamoci ora dell’altra acqua, ossia di quella che alla fine ci beviamo quando sorseggiamo una birra.

Continua a leggere

La pastorizzazione della birra

Pastorizzazione e birra, c’è un collegamento? Davvero?! Ma la birra non è mica latte!

Se pensate questo, siete fuori strada. La stragrande maggioranza della birra che trovate in circolazione è pastorizzata.

Ora lasciate che vi faccia una domanda. Avete mai assaggiato una birra cruda?

Capita di sentirla chiedere, da noi in birrificio oppure al pub.

In realtà la birra per essere prodotta dev’essere cotta. Perciò a ben vedere, un bicchiere di birra cruda in fin dei conti è soltanto un bicchiere pieno di malto e luppolo secchi, senz’acqua!

Ma questo malinteso non è del tutto frutto di ignoranza: la distinzione a cui si fa riferimento, infatti, è tra birra pastorizzata e birra che non subisce questo trattamento.

Di cosa si tratta?

La pastorizzazione è quel processo durante il quale la birra, dopo la fermentazione, viene riscaldata a temperature elevate per uccidere letteralmente microbi e batteri. E sottolineo dopo la fermentazione, perché prima della fermentazione la birra viene già bollita!

Continua a leggere

I difetti della birra artigianale

I difetti che una birra artigianale può presentare sfortunatamente sono molti. A differenza della birra industriale, infatti, la birra artigianale è un prodotto vivo (non pastorizzato e non filtrato) e come tale è più soggetto a difetti che possono più o meno diminuire il piacere della bevuta. Teniamo presente che da alcuni di questi difetti (soprattutto quelli legati al trasporto) non sono esenti neppure alcune birre industriali.

Eh, sì. Si dice spesso che la perfezione non esiste. Per fortuna, si potrebbe aggiungere, altrimenti sai che noia! Però alcuni difetti sono piuttosto spiacevoli, soprattutto se ve li trovate nel bicchiere di birra che avete pregustato dopo lunga attesa.

Attenzione. Qui non stiamo parlando di birre buone o cattive. Una birra può essere buona o può non esserlo a seconda dei gusti: c’è a chi piace amara e a chi piace dolce, chi la preferisce più leggera e chi più alcolica. Ma questo dipende dai gusti.

In quest’articolo stiamo parlando di difetti che possono insorgere nella produzione, ma anche nella fermentazione, nello stoccaggio, nel trasporto e nella conservazione.

Continua a leggere

Birra per l’arte – Arte per la birra!

Birra e arte si fondono nelle birre del BAV

Facciamo birra per passione, per piacere. Facciamo birra per vocazione.

Facciamo birra perché è il nostro modo di esprimerci.

Ci piace definirci artigiani.

L’artigiano e la sua arte

E l’artigiano è chi ha imparato un’arte e la usa per trasformare un pensiero in realtà.

L’artista, chi scrive, suona o dipinge diventa un tutt’uno con il mezzo che ha per raccontare il suo mondo.

Continua a leggere

Il bicchiere giusto per ogni stile di birra. Come scegliere e perché.

Per servire al meglio una birra bisogna saper scegliere il bicchiere più adatto.

Siamo tutti d’accordo che una bella compagnia, qualcosa di buono da mangiare, e, ancora prima, un servizio a regola d’arte danno un tocco in più alla degustazione di una buona birra.

Facciamo un po’ di chiarezza sull’argomento: sappiamo che esistono diversi stili birrari, e, come è ovvio pensare, per praticamente ogni stile esiste il bicchiere pensato apposta per valorizzarne le caratteristiche.

Per non commettere errori grossolani si può prima di tutto pensare al paese di provenienza di un determinato stile.

Facciamo alcuni esempi:

Continua a leggere

Birra artigianale e birra industriale. Perché questa distinzione? Dove sta la differenza?

Nel mondo degli appassionati di birra la distinzione tra birra artigianale e birra industriale è chiaramente percepita da molto tempo e spesso si colorisce in modo estremo: i buoni di qua (con la birra artigianale, ovviamente) e i cattivi di là (con la terribile birra industriale).

Ma per capire un po’ meglio il motivo della contrapposizione tra birra artigianale e birra industriale dobbiamo porci una domanda fondamentale: che cosa si intende per birra?

Una bevanda gialla e frizzante da bere ghiacciata per togliersi la sete? Qualche volta è sicuramente così!

Un fermentato di cereale? Beh, appare scontato, no?

Ma se ci si sofferma qualche istante in più a riflettere sulla vera essenza della birra si va molto più lontano e più in dietro nella storia.

Continua a leggere

Mais e birra, che cosa c’entrano la polenta ed i popcorn con la birra?

Ebbene sì: esiste una relazione tra mais e birra. Ma la birra non si fa col malto d’orzo? Ecco la prima validissima domanda a cui dobbiamo rispondere, ma lo faremo dopo una breve premessa sul mais.

Il mais in cucina trova ampio uso fin dal suo arrivo in Europa (fine del XV secolo, con la scoperta dell’America). Polenta e pop-corn sono sicuramente le prime cose che ci vengono in mente se pensiamo a questo cereale.

Ma in pochi sanno che, da lungo tempo, il granturco viene utilizzato per produrre birra.

Il mais è impiegato nella produzione di birra industriale

Nell’ambiente della birra artigianale il mais è da molti guardato con diffidenza perché, a parte sporadiche eccezioni, quest’ingrediente viene usato nella produzione della tanto odiata birra industriale.

Continua a leggere

L’Editto della purezza. Il perché della prima legge sulla birra.

L’editto delle purezza è un pezzo di storia della birra. Senza paura di smentite, possiamo dire che l’editto è la prima normativa riguardante la birra di cui siamo a conoscenza. Ma per capire al meglio il suo ruolo nella storia della produzione della birra occore farsi prima una domanda.
Quali e quanti ingredienti servono per produrre una birra?

Gli ingredienti della birra

La risposta sembrerebbe scontata, ma è davvero così?
Ormai è possibile trovare birre sempre più strane e diverse tra loro, e spesso sono rese particolari dall’aggiunta di ingredienti inconsueti (pensiamo solo alle birre di Natale, di cui abbiamo parlato prima delle feste).
Ma inconsueti secondo quale criterio?
Esiste una legge che decreta ciò che è ammesso e ciò che è vietato nella produzione di birra?
Per la verità ne esistono molte, dipende dal Paese e soprattutto dal periodo storico a cui si guarda.

Continua a leggere